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C'è chi dice che ora bisogna solo salvarsi e i conti si faranno alla fine. Fatto sta che potevano pure prendermi Ancelotti, Guardiola o Mourinho, ma io proprio un altro uomo che non sia Attilio Tesser su quella panchina non riesco ad immaginarlo, anzi non riesco proprio ad accettarlo. La promozione in Serie B ottenuta con umiltà e impegno al contrario di chi lo aveva preceduto che si era contraddistinto solo per proclami, ergo tanto fumo e poco arrosto. La capacità di donare identità e senso di appartenenza ad un gruppo in cui la parte e il tutto erano strettamente collegati. La maniera in cui ha saputo sempre porsi, con modi signorili e sinceri. Quella sua passeggiatina nervosa sul campo 1 ora prima delle partite. E tante, tante altre cose. Ho voluto lasciare passare qualche ora con la speranza di scrivere parole più lucide che alla notizia fresca dell'esonero, ma nemmeno il tempo ha mitigato il mio pensiero. Ho grande rispetto per Mandorlini e spero che possa condurci alla salvezza. Ma martedì quando entrerò allo stadio, non riuscirò ad accettare che su quella panchina non ci sia più tu komandante. Grazie
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