E ORA?, Consigli per una speranza.

La situazione attuale è questa: al di là degli avvoltoi che dal pareggio di Avellino rompevano perché se pareggi ad Avellino non puoi andare in serie A, ora pare che la rassegnazione abbia preso proprio tutti i tifosi, compreso chi fino a prima di Ascoli ci credeva.
Ora si spera, cosa ben diversa da credere, e mi pare che non ci si possa proprio imputare di disfattismo, dato che l'apertura di credito a questa squadra è durata praticamente un intero girone di ritorno a dispetto di risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Ora sta a loro smentirci e a pensarci basterebbe davvero poco: 3 punti credo garantirebbero quantomeno i playout, se non la salvezza diretta, soprattutto se dovessero arrivare col Novara o con il Cesena, per via degli scontri diretti.
Però come detto sta a loro dimostrare che sono in grado. Per quanto mi riguarda silenzio a oltranza come fu dopo Piacenza.

Ricordate dopo il 3 a 0 a Piacenza? Giammarioli e Tesser furono gli unici a parlare con i giornalisti; si assunsero le colpe, annunciarono che i giocatori non avrebbero più parlato con la stampa. La partita successiva con l'Alessandria si percepiva solo a guardarli nel prepartita che i giocatori erano i più incazzati per i recenti risultati. Nel primo minuto di gioco creammo tre occasioni da gol nitide, quando la settimana prima manco riuscivamo a fare due passaggi consecutivi a Piacenza. Concludendo, dopo la catastrofe si è ripartiti con una linea chiara comunicativa e con l'incazzatura (e la carica che ne deriva) nella squadra.

Oggi questo non c'è; chi parla? Oltre a tre frasi stronze post partita di Mandorlini si è sentito qualcuno? Giammarioli si è dimesso da una settimana, non si sa ufficialmente le motivazioni, non si sa nulla del perchè sono state respinte le dimissioni, compaiono nuovi figuri che ridono allegramente e danno la percezione di non capire assolutamente la gravità della situazione. In tutto questo i giocatori che riferimento hanno? La maggioranza di loro sa benissimo che un'altra squadra in B la trova l'anno prossimo (uno come Renzetti che ha 300 presenze in B fa fatica secondo voi? E ne ho preso uno a caso) e ora tutti giocano a non fare la figuraccia, a non essere quello che viene additato come il colpevole di un gol preso; giocano a stare nel mucchio e non essere i capri espiatori delle eventuali sconfitte, cioè l'esatto opposto del gioco di squadra.

Mancando una linea decisa, ferma e autorevole e con uno spirito di gruppo che latita, è normale che tra noi regni lo sconforto e si intoni il de profundis già da un paio di giornate, se non di più.

Se ci fosse un segnale di gruppo ancora unito, incazzato, determinato, credo che molti di noi, che ora sperano nel fondo del cuore, ma non credono, sarebbero disposti a scommettere ancora qualcosa su questa squadra; perché porca puttana servono 3-4 punti, non un filotto di 4 vittorie filate. E questa squadra, quando era ancora un gruppo, un punto almeno lo grattava sempre fuori da ogni partita.