| Scusate se apro un nuovo topic, ma credo che i due siano troppo interconnessi per gestire questo momento in due topic distinti.
Non sempre si può vincere, dice la massima sportiva per eccellenza. Si però vincessimo almeno una volta, rispondeva il tifoso grigiorosso fino all’altro giorno. Perché ci siamo passati, tutti insieme appassionatamente, attraverso gli ultimi dieci e passa anni: delle gran partecipazioni (almeno nelle premesse) ottenendo qualche sterile piazzamento playoff. Niente che soddisfacesse le premesse e le promesse iniziali generalmente roboanti. Allenatori, direttori, giocatori come se piovesse. Che a pensarci nemmeno mi ricordo i nomi. Una Società distante, composta dal Cavaliere patron e da nessuno che sapesse parlare ad un popolo di tifosi. Poi arrivano prima Stefano Giammarioli, che sa guadagnarsi la fiducia di Arvedi, e poi Attilio Tesser uno che la propria professione la vive a non tutti i costi. Due persone verticali. Due persone, perché loro è il merito, mica di un fantomatico CDA che vedi le facce in foto e ti chiedi “beh, ci conosciamo?” che con un campionato vissuto a cento all’ora sulle montagne russe portano la Cremo e tutti noi in serie B. Dieci anni di attesa e centinaia di facce cambiate. Loro due e il loro gruppo di calciatori ce la fanno. Poi un’andata da piazzamento playoff e un ritorno da rompersi la testa tanto siamo caduti velocemente. Evidentemente delle situazioni da affrontare con forza, a muso duro e forse anche con il giusto tatto. Qualcuno ha detto Favalli, Miglioli, Luzzara, Ferraroni, Bettoli? Ecco. Non ci sono più. E al loro posto non c’è nessun altro. E le situazioni spinose, che evidentemente, non trovano soluzione. La colpa però è di Stefano e Attilio, che soli soletti non hanno saputo stirare delle problematiche piene di grinze. Che il Sommo non è qua a dire che i due sono o siano stati immacolati. Sicuro avranno commesso degli errori. Ma persone competenti e delle quali ti fidi, non puoi lasciarle in balìa degli eventi per poi arrivare al punto di non ritorno ed allontanarle! Questo è fuggire le proprie responsabilità! Io mi auguravo che arrivati alla fine del campionato, Proprietà e staff dirigenziale e tecnico si incontrassero, parlassero degli errori commessi e ripartissero impegnandosi a non ripeterli! Come una Società normale. Come è naturale che sia tra persone che si stimano e si considerano. Quello che auguro al Giamma e all’Attilio è di trovare Società così, che ti danno il supporto che ti serve e che ti permettono di esprimere al meglio il tuo lavoro. Noi di contro siamo qua, e qua restiamo. La normalità e la linearità non ci appartengono. Le abbiamo vissute noi più attempati fino a metà degli anni ’90. Ora non più. Ed è un continuo, infinito giro di giostra.
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