| Mondo-Foscarini: gli opposti 07/06/2008 E´ Cremonese-Cittadella, ma anche uno scontro tra due mondi. Guardate in faccia Emiliano Mondonico e Claudio Foscarini, scavate pure nel loro passato, frugate dentro il loro animo, e scoprirete che sono come il giorno e la notte, il sole e la luna, il mare e la Sabbia . Due estremi che si toccano soltanto in un punto ben preciso: Bergamo. La loro culla, il luogo Magico nel quale sono stati tutto, ma anche «troppo».
Il buono e il ribelle- Il lombardo Mondonico è stato l´incarnazione dei giovani anni Sessanta e, in campo, un talento buttato. Il Veneto Foscarini, di dodici anni più giovane, era così buono da non fiatare neppure per le tante domeniche passate in panchina.
Mondonico era un´ala destra talentuosa, Foscarini l´uomo d´ordine, davanti alla difesa, ma anche un Jolly prezioso. Mondonico, da Calciatore , all´Atalanta non ha lasciato traccia (2 presenze), Foscarini ci è Rimasto tre anni, con due promozioni, dalla C1 alla A, da attore non sempre protagonista.
Made in Bg - Le soddisfazioni mancate da giocatori le hanno trovate da allenatori, e proprio a Bergamo. Mondonico portando l´Atalanta alla semifinale di coppa della Coppe e, più tardi, salvando l´AlbinoLeffe quando non ci credeva nessuno. Foscarini come regista del «miracolo » Alzano, arrivato in serie B e sfracellatosi poi dopo aver toccato con un dito la A. Mondo all´AlbinoLeffe si è rifatto una verginità, Foscarini potrebbe imitarlo.
A Mondonico, per anni, è stata appiccicata addosso l´etichetta di difensivista, Foscarini ha uno spartito di base (4-4-2) mutabile in 4-3-3 o 4-3-1-2 a seconda degli interpreti. Mondonico adora farsi odiare, Foscarini nasconde dietro l´immagine di uomo pacato il piglio del sergente di ferro. Domani la serie B sarà realtà soltanto per uno. Per continuare a essere diversi.
Gazzetta dello Sport - Roberto Pelucchi
|